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Food Made in Italy protagonista al Cibus Forum di Parma

Seconda giornata dedicata alle tematiche dell’agricoltura e della distribuzione

La seconda e ultima giornata di Cibus Forum a Parma è stata dedicata alle tematiche dell’agricoltura e della distribuzione. Dopo il saluto di Teresa Bellanova Ministro delle Politiche Agricole (in streaming), Denis Pantini di Nomisma ha presentato una ricerca su come cambiano i comportamenti dei consumatori italiani nell’era post Covid.

“La partita su cui si gioca il futuro è tra cibo agricolo e cibo sintetico – ha dichiarato Massimiliano Giansanti, Presidente Confagricoltura – Per noi il cibo deve avere un legame con la terra. Naturalmente siamo favorevoli alle novità scientifiche e tecnologiche e guardiamo con interesse alla innovazione BioTech che rappresenta la nuova frontiera per stimolare la produzione, senza operare modifiche genetiche come gli OGM. L’Italia agricola deve produrre di più: oggi solo il 75% di quello che finisce sulle tavole degli italiani è prodotto da noi”.

“Per aumentare le esportazioni sarà importante anche il tema delle infrastrutture – ha aggiunto Ettore Prandini, Presidente Coldiretti – le merci agricole dovranno viaggiare meno su gomma e di più su treno, aereo e via mare. Siamo al 7° posto in Europa per trasporto agricolo via mare. Quindi il futuro si giocherà su logistica e interconnessioni infrastrutturali. Come pure sulle energie rinnovabili, con un sempre maggiore ricorso al bio-metano”.

“Per rendere sostenibile il sistema agroalimentare – ha osservato Dino Scanavino, Presidente CIA Agricoltori Italiani – bisognerà rivedere il concetto di filiera: oltre ad agricoltura, industria alimentare e grande distribuzione vanno aggiunti i trasporti, l’industria del packaging ed i produttori di macchine, sia meccaniche sia robotiche”.

"Scanavino - viene evidenziato ancora in una nota - ha anche ricordato che quasi 10 milioni di italiani avranno una minore capacità di spesa per cui si dovrà forzatamente mantenere bassi i prezzi dei prodotti agroalimentari". 

Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma ha tracciato un bilancio di Cibus Forum: “Abbiamo riunito per la prima volta, dopo il lockdown, i protagonisti della filiera agroalimentare. In presenza abbiamo avuto oltre 1000 operatori al giorno presenti e circa 3mila spettatori in streaming, molti dei quali buyer esteri. Senza contare gli oltre 50 protagonisti della filiera agroalimentare che si sono susseguiti sul palco. La riflessione comune ha portato a definire i seguenti concetti: il lockdown ha spinto i consumatori a capire meglio il valore del cibo e del lavoro che c’è dietro, dunque bisogna insistere sulla valorizzazione del cibo italiano; urgono misure di sostegno all’Ho.re.ca. e in particolare ai ristoratori, che sono i grandi alfabetizzatori del cibo di qualità, in Italia e nel mondo; l’innovazione mescola storia dei territori con le nuove tecnologie, quindi tradizioni antiche, droni in agricoltura e packaging compostabile. Ora l’appuntamento è con Cibus 2021 che inaugurerà il 4 maggio e sarà la prima grande fiera alimentare europea dopo il lockdown”.

 

venerdì 4 settembre 2020

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