"l 2020 sarà ricordato come un anno spartiacque per il movimento agrituristico in Campania, nel male e nel bene. Dopo i primi dati positivi alla fine del lockdown nel mese di agosto si consolida un boom di richieste in tutta la regione. Nel weekend di Ferragosto appena trascorso non solo si è registrato il sold out in tutti gli agriturismi della regione, ma un inedito boom nelle aree interne lontane dal mare". E' quanto evidenziano segnalano Coldiretti e Terranostra Campania che annunciano: "Dagli agriturismi della rete Campagna Amica raccogliamo dati mai registrati prima: un overbooking triplo rispetto alle richieste. In altre parole per ogni prenotazione confermata nel week-end di Ferragosto ne sono state declinate altre tre. Un fenomeno spinto dal desiderio di spazi ampi e di luoghi sereni. In Campania sono presenti oltre 700 agriturismi nelle cinque province, con circa 20 mila coperti e 2.500 posti letto, di cui il 20% in Irpinia, il 22% nel Sannio, il 12% nel Casertano, il 15% nel Napoletano e il 31% nel Salernitano. Si conferma la scarsa presenza di stranieri ed un flusso turistico prevalentemente italiano, con provenienze da tutte le regioni".
“Il successo di agosto – commenta Manuel Lombardi, presidente di Terranostra Campania, l’associazione che promuove gli agriturismi a marchio Campagna Amica – non ripaga la frenata dei mesi di chiusura, ma è un fenomeno interessante che abbiamo il dovere di capire fino in fondo. Se da una parte c’è il covid a spingere i turisti verso la campagna, dall’altra c’è una crescita costante in questi anni di una nuova tendenza, fatta di ricerca di autenticità e benessere, di borghi rurali e cultura, di attività all’aria aperta e di esperienze autentiche. Il lavoro che abbiamo portato avanti per la promozione del vero agriturismo sta pagando proprio in questa crisi”.
"Il boom di questi giorni – sottolinea Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania e vicepresidente nazionale – è un insegnamento utile soprattutto per le aree interne della regione. La capacità di attrarre turismo in Irpinia, nel Sannio, nell’Alto Casertano, nel Cilento e lungo l’Appennino, deve essere messa a sistema e diventare un obiettivo di investimento per i prossimi anni. Se il covid ha spinto il turismo verso le nostre campagne, noi dobbiamo avere la capacità negli anni a venire di consolidare la tendenza anche senza questa minaccia. La crescita di un turismo nelle aziende agricole era già in essere, ma nelle aree interne della Campania eravamo e siamo in ritardo rispetto ad un’offerta attraente. Dobbiamo lavorare, anche con la nuova programmazione dei fondi europei, su investimenti in grado di mettere in rete le strutture ricettive con i percorsi sportivi, con le visite culturali, con la promozione delle eccellenze agroalimentari e con le esperienze a contatto con la natura. Il valore del territorio va percepito attraverso l’offerta di servizi in grado di soddisfare le attese del turismo interno e di quello estero”.
"In Campania – concludono Coldiretti e Terranostra – l'offerta agrituristica è sempre più ricca e variegata, con crescita continua del turismo culturale e del turismo "green". La rete degli agriturismi cresce insieme ad un modello di agricoltura che è presidio del territorio e custode di un patrimonio di 531 bandiere del gusto (prodotti agroalimentari tradizionali), grazie al quale la Campania è la prima regione d'Italia per biodiversità. Nella rete degli agriturismi Campagna Amica a valorizzare la biodiversità del cibo ci sono gli agrichef, i cuochi contadini, che portano in tavola le ricette della tradizione, valorizzando le produzioni a chilometro zero".
lunedì 17 agosto 2020